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"Prudenza e Giustizia con sei savi antichi"
Perugino
"Prudenza e Giustizia con sei savi antichi"
Perugino
lunedì 31 dicembre 2012
Luca Possieri: CONFLIGGERE MEDIANDO AL TEMPO DELLA CRISI La media...
Luca Possieri: CONFLIGGERE MEDIANDO AL TEMPO DELLA CRISI La media...: www.facebook.com/pages/Confliggere-mediando-al-tempo-della-crisi/116701425162002?ref=hl Gentile lettore, questo lavoro è dedicato a chi h...
giovedì 27 dicembre 2012
lunedì 24 dicembre 2012
domenica 23 dicembre 2012
Luca Possieri: CONFLIGGERE MEDIANDO AL TEMPO DELLA CRISI La media...
Luca Possieri: CONFLIGGERE MEDIANDO AL TEMPO DELLA CRISI La media...: www.facebook.com/pages/Confliggere-mediando-al-tempo-della-crisi/116701425162002?ref=hl Gentile lettore, questo lavoro è dedicato a chi h...
sabato 22 dicembre 2012
giovedì 20 dicembre 2012
CONFLIGGERE MEDIANDO AL TEMPO DELLA CRISI La mediazione Civile e Commerciale: evoluzione normativa e approccio filosofico
www.facebook.com/pages/Confliggere-mediando-al-tempo-della-crisi/116701425162002?ref=hl
Gentile lettore,
questo lavoro è dedicato a chi ha creduto, crede e vorrà continuare a credere nella più importante rivoluzione sociale, giuridica ed economica degli ultimi decenni ed a coloro che, e sono tanti, nella mediazione hanno investito tempo, risorse ed energie.
L’immenso patrimonio di conoscenze ed esperienze già accumulato, in una disciplina ancora giovane e dal cammino estremamente travagliato, è un tesoretto che non può e non deve essere sperperato. Non un lascito a chi verrà dopo, ma la base per uno sviluppo futuro. In questo senso riteniamo che la sentenza della Corte Costituzionale nulla tolga all’impianto innovativo della disciplina, né deve in alcun modo rallentarne la diffusione e lo sviluppo. Abbiamo voluto per questo, nel libro, ripercorrere velocemente tutti i principali passaggi, anche legislativi, oltre che dottrinali e giurisprudenziali, che, nel recentissimo passato e fino all’ultimo provvedimento della Corte, hanno caratterizzato l’introduzione, l’evoluzione e lo sviluppo di questa disciplina, con un occhio anche alle sue implicazioni economiche, oltre che ai presupposti filosofici. Solo con una visione globale di quanto fatto e quanto si può fare, solo ben comprendendo la reale drammaticità in cui versa la nostra giustizia civile, solo con l’acquisizione convinta dei principi ispiratori di un atteggiamento volto alla mediazione, pur nei fisiologici conflitti quotidiani, solo con questo si può avere totale contezza di quella grande scommessa di crescita civile, culturale e sociale che in alcun modo dovrà essere perduta.
Gli Autori
il libro sarà disponibile, sia in formato ebook che cartaceo, nelle seguenti librerie e centri di distribuzione:
ebook store
Amazon Kindle Store, Apple Ibook Store, Ultima Books, Ibs.it, Nokia Reading, LaFeltrinelli, Libreria Rizzoli, Net-ebook, Cubolibri, Book Republic, Ebookizzati, Libreria Universitaria, DeaStore, Webster, Unilibro Libreria Universitaria, MrEbook, Ebook.it, Librisalus.it, The First Club, Ebookvanilla, Omnia BUk, Il Giardino dei Libri, 9am, Excalibooks, Hoepli, Libreria Fai da Te, Libramente, Ebook Gratis.
parte del ricavato destinato agli autori sarà devoluto in beneficenza.
Gentile lettore,
questo lavoro è dedicato a chi ha creduto, crede e vorrà continuare a credere nella più importante rivoluzione sociale, giuridica ed economica degli ultimi decenni ed a coloro che, e sono tanti, nella mediazione hanno investito tempo, risorse ed energie.
L’immenso patrimonio di conoscenze ed esperienze già accumulato, in una disciplina ancora giovane e dal cammino estremamente travagliato, è un tesoretto che non può e non deve essere sperperato. Non un lascito a chi verrà dopo, ma la base per uno sviluppo futuro. In questo senso riteniamo che la sentenza della Corte Costituzionale nulla tolga all’impianto innovativo della disciplina, né deve in alcun modo rallentarne la diffusione e lo sviluppo. Abbiamo voluto per questo, nel libro, ripercorrere velocemente tutti i principali passaggi, anche legislativi, oltre che dottrinali e giurisprudenziali, che, nel recentissimo passato e fino all’ultimo provvedimento della Corte, hanno caratterizzato l’introduzione, l’evoluzione e lo sviluppo di questa disciplina, con un occhio anche alle sue implicazioni economiche, oltre che ai presupposti filosofici. Solo con una visione globale di quanto fatto e quanto si può fare, solo ben comprendendo la reale drammaticità in cui versa la nostra giustizia civile, solo con l’acquisizione convinta dei principi ispiratori di un atteggiamento volto alla mediazione, pur nei fisiologici conflitti quotidiani, solo con questo si può avere totale contezza di quella grande scommessa di crescita civile, culturale e sociale che in alcun modo dovrà essere perduta.
Gli Autori
il libro sarà disponibile, sia in formato ebook che cartaceo, nelle seguenti librerie e centri di distribuzione:
ebook store
Amazon Kindle Store, Apple Ibook Store, Ultima Books, Ibs.it, Nokia Reading, LaFeltrinelli, Libreria Rizzoli, Net-ebook, Cubolibri, Book Republic, Ebookizzati, Libreria Universitaria, DeaStore, Webster, Unilibro Libreria Universitaria, MrEbook, Ebook.it, Librisalus.it, The First Club, Ebookvanilla, Omnia BUk, Il Giardino dei Libri, 9am, Excalibooks, Hoepli, Libreria Fai da Te, Libramente, Ebook Gratis.
parte del ricavato destinato agli autori sarà devoluto in beneficenza.
venerdì 14 dicembre 2012
martedì 11 dicembre 2012
domenica 9 dicembre 2012
sabato 8 dicembre 2012
venerdì 7 dicembre 2012
giovedì 6 dicembre 2012
mercoledì 5 dicembre 2012
lunedì 3 dicembre 2012
domenica 2 dicembre 2012
sabato 1 dicembre 2012
giovedì 29 novembre 2012
mercoledì 28 novembre 2012
martedì 27 novembre 2012
lunedì 26 novembre 2012
domenica 25 novembre 2012
sabato 24 novembre 2012
mercoledì 21 novembre 2012
gaza
"io sono solidale con il popolo palestinese proprio perchè sono ebreo" Moni Ovadia
Palestinian Loss of land
Palestinian Loss of land
martedì 20 novembre 2012
lunedì 19 novembre 2012
domenica 18 novembre 2012
sabato 17 novembre 2012
venerdì 16 novembre 2012
Il dovere dello Stato
Tensione e disagio sociali non posso essere mai motivo di deroga al rispetto delle leggi. Ergo, anche in tempi di crisi e disoccupazione uno Stato ha il dovere di garantire l’ordine pubblico.
Sulla questione – si spera – non ci sono se e neppure ma.
A tal fine aiuterebbe la radiazione immediata e senza appello dalla polizia di chiunque prenda a calci in faccia un manifestante inoffensivo e sdraiato in terra. Idem nel caso – s’intende teorico – di lacrimogeni lanciati dalla finestra di un ministero.
Quando uno Stato esercita il suo potere sui cittadini senza pero’ saperlo esercitare su se stesso il risultato è uno solo: la propria delegittimazione.
Perché anche un solo poliziotto, uno solo, è tutto lo Stato. E come da chi va in piazza con caschi e bastoni, anche da quel poliziotto lo Stato ha il diritto (e il dovere) di difendersi.http://bracconi.blogautore.repubblica.it/2012/11/16/il-dovere-dello-stato/
giovedì 15 novembre 2012
mercoledì 14 novembre 2012
martedì 13 novembre 2012
lunedì 12 novembre 2012
venerdì 9 novembre 2012
giovedì 8 novembre 2012
Luca Possieri: USCIRE DALLA CRISI
Luca Possieri: USCIRE DALLA CRISI: uscire dalla crisi... si può. ma la strada non è quella delle politiche monetarie. l'andamento dei mercati negli USA e nel Vecchio Continent...
mercoledì 7 novembre 2012
martedì 6 novembre 2012
lunedì 5 novembre 2012
domenica 4 novembre 2012
A PROPOSITO DI CSR AND CORPORATE REPUTATION MANAGEMENT
"La
conflittualità d’impresa: prevenire e gestire, non subire.
" La pace è più importante di ogni giustizia; e la pace non fu fatta per amore della giustizia,ma la giustizia per amor della pace."
MARTIN LUTERO
... Un corporate reputation management si pone come obiettivo i risultati economici ( ricavi, dividendi, solidità patrimoniale), ambiente di lavoro, visione chiara del futuro, leadership di mercato, ma anche una condotta etica e socialmente responsabile ( investimenti in produzioni ecocompatibili, rintracciabilità delle materie prime, corretta informazione dei consumatori, brand equity, codice etico, etc.). in questo genere di attività va ricondotta la capacità di prevenire e gestire i conflitti, senza subirli, ma anzi traendone linfa e spunto per adeguare comportamenti, organizzazione, comunicazione. A queste azioni concrete, infatti, un’organizzazione deve far corrispondere anche una efficace comunicazione delle medesime, influenzando i messaggi veicolati dai media attraverso le relazioni con i media stessi, attraverso iniziative di pubblicità, conferenze stampa e comunicati stampa Per una solida reputazione aziendale è necessario inoltre che la comunicazione sia sempre coerente nel tempo con una completa identità tra messaggi diffusi e comportamenti aziendali...(...) .. Per Responsabilità Sociale d’Impresa ( CSR – Corporate Social Responsibility) si intende, secondo la definizione data nel Libro Verde della UE (2001), “l’integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate”. Le imprese sono dunque socialmente responsabili , quando, oltre a soddisfare gli obblighi giuridici, sono in grado di andare al di là, investendo nel capitale umano, nell’ambiente e nei rapporti con le altre imprese interessate.
È del tutto evidente che, dovendo misurare l’impatto reale dell’operato dell’impresa sul territorio e sul tessuto sociale, non bastano certo le dichiarazioni volontarie d’intenti; serve altresì una coerenza ed una corrispondenza tra quanto dichiarato e quanto poi realizzato in termini di azioni concrete. (...). Lo svolgimento dell’attività economica, tenendo in debita considerazione le valenze di responsabilità sociale, non allontana certamente dagli ovvi e imprescindibili obiettivi di profitto, ma crea anzi sinergie con il territorio , l’ambiente e la collettività, rafforza la reputazione dell’azienda, migliora la gestione del rischio, coinvolgendo gli stakeholder e responsabilizzandoli.
È altresì dimostrato che i presunti maggiori costi derivanti da questo tipo di adeguamento del “fare impresa” sarebbero comunque più che largamente compensati dai suddetti benefici e dall’abbattimento dei costi effettivi e di immagine che vengono subiti in presenza di crisi e contenziosi. (...). Questi costi si pagano in termini di controversie, conflitti, ma anche in termini di scarsa competitività, poca attrattività a livello di immagine e reputazione, perdita di capitali finanziari ed umani. Un comportamento socialmente responsabile da parte delle imprese contribuisce ad abbattere anche questi costi, prevenendo crisi, attacchi e conflitti interni ed esterni all’impresa stessa e, nel caso in cui questi si generassero, facilitando la riconquista della fiducia negli operatori del mercato e nelle istituzioni, limitando gli effetti negativi della crisi e creando i presupposti per un migliore e più rapido rilancio.
L’impresa che promuove le relazioni umane, sia all’interno che all’esterno, che si dimostra aperta, sperimentale, rivolta al benessere economico, ma anche a quello motivazionale e civico, sarà un’impresa anche più competitiva, più strettamente legata alla società, maggiormente capace di creare valore, capace infine di alimentare un circuito virtuoso che lega indissolubilmente le performance ai valori etici ed alla fiducia della collettività. (...)."
" La pace è più importante di ogni giustizia; e la pace non fu fatta per amore della giustizia,ma la giustizia per amor della pace."
MARTIN LUTERO
... Un corporate reputation management si pone come obiettivo i risultati economici ( ricavi, dividendi, solidità patrimoniale), ambiente di lavoro, visione chiara del futuro, leadership di mercato, ma anche una condotta etica e socialmente responsabile ( investimenti in produzioni ecocompatibili, rintracciabilità delle materie prime, corretta informazione dei consumatori, brand equity, codice etico, etc.). in questo genere di attività va ricondotta la capacità di prevenire e gestire i conflitti, senza subirli, ma anzi traendone linfa e spunto per adeguare comportamenti, organizzazione, comunicazione. A queste azioni concrete, infatti, un’organizzazione deve far corrispondere anche una efficace comunicazione delle medesime, influenzando i messaggi veicolati dai media attraverso le relazioni con i media stessi, attraverso iniziative di pubblicità, conferenze stampa e comunicati stampa Per una solida reputazione aziendale è necessario inoltre che la comunicazione sia sempre coerente nel tempo con una completa identità tra messaggi diffusi e comportamenti aziendali...(...) .. Per Responsabilità Sociale d’Impresa ( CSR – Corporate Social Responsibility) si intende, secondo la definizione data nel Libro Verde della UE (2001), “l’integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate”. Le imprese sono dunque socialmente responsabili , quando, oltre a soddisfare gli obblighi giuridici, sono in grado di andare al di là, investendo nel capitale umano, nell’ambiente e nei rapporti con le altre imprese interessate.
È del tutto evidente che, dovendo misurare l’impatto reale dell’operato dell’impresa sul territorio e sul tessuto sociale, non bastano certo le dichiarazioni volontarie d’intenti; serve altresì una coerenza ed una corrispondenza tra quanto dichiarato e quanto poi realizzato in termini di azioni concrete. (...). Lo svolgimento dell’attività economica, tenendo in debita considerazione le valenze di responsabilità sociale, non allontana certamente dagli ovvi e imprescindibili obiettivi di profitto, ma crea anzi sinergie con il territorio , l’ambiente e la collettività, rafforza la reputazione dell’azienda, migliora la gestione del rischio, coinvolgendo gli stakeholder e responsabilizzandoli.
È altresì dimostrato che i presunti maggiori costi derivanti da questo tipo di adeguamento del “fare impresa” sarebbero comunque più che largamente compensati dai suddetti benefici e dall’abbattimento dei costi effettivi e di immagine che vengono subiti in presenza di crisi e contenziosi. (...). Questi costi si pagano in termini di controversie, conflitti, ma anche in termini di scarsa competitività, poca attrattività a livello di immagine e reputazione, perdita di capitali finanziari ed umani. Un comportamento socialmente responsabile da parte delle imprese contribuisce ad abbattere anche questi costi, prevenendo crisi, attacchi e conflitti interni ed esterni all’impresa stessa e, nel caso in cui questi si generassero, facilitando la riconquista della fiducia negli operatori del mercato e nelle istituzioni, limitando gli effetti negativi della crisi e creando i presupposti per un migliore e più rapido rilancio.
L’impresa che promuove le relazioni umane, sia all’interno che all’esterno, che si dimostra aperta, sperimentale, rivolta al benessere economico, ma anche a quello motivazionale e civico, sarà un’impresa anche più competitiva, più strettamente legata alla società, maggiormente capace di creare valore, capace infine di alimentare un circuito virtuoso che lega indissolubilmente le performance ai valori etici ed alla fiducia della collettività. (...)."
da. L. Possieri, E.F. Franchino, "Confliggere
mediando al tempo della crisi. La mediazione civile e commerciale: evoluzione normativa e approccio filosofico", casa editrice Youcanprint
self-publishing, Tricase (LE),
paper in progress, pubblicazione aggiornata entro dicembre 2012
paper in progress, pubblicazione aggiornata entro dicembre 2012
sabato 3 novembre 2012
MISTER MARCHIONNE: A CASE OF MISMANAGEMENT ?
Dure accuse Fiat a operai Fiom
Ma dopo 15 minuti arriva la rettifica
L'azienda in una nota stigmatizzava le opinioni, espresse dai lavoratori ricorrenti, sulle strategie di produzione a Pomigliano e ricordava gli investimenti fatti. "Solo una bozza partita per sbaglio dai nostri computer" ha fatto sapere però il Lingotto. Intanto politica e governo criticano pesantemente la scelta di mettere in mobilità 19 dipendenti per fare spazio alle riassunzioni ordinate dal tribunale.
venerdì 2 novembre 2012
Forum dei consumatori
GIUSTIZIA, DIRITTO,ALTERNATIVE DISPUTE RESOLUTION
E RAPPORTO CON I CONSUMATORI.
Perugia 2 novembre, ore 15,30. Centro Camerale G. Alessi Sala 1
E RAPPORTO CON I CONSUMATORI.
Perugia 2 novembre, ore 15,30. Centro Camerale G. Alessi Sala 1
giovedì 1 novembre 2012
martedì 30 ottobre 2012
lunedì 29 ottobre 2012
USCIRE DALLA CRISI
uscire dalla crisi... si può.
ma la strada non è quella delle politiche monetarie. l'andamento dei mercati negli USA e nel Vecchio Continente lo dimostra ampiamente. si aggiunga a questo che la BCE non ha ovviamente il potere di intervento della FED e che l'obiettivo di controllo dell'inflazione, bandiera sotto la quale è nata la moneta unica, è ormai superato da tempo da una recessione e da una capacità produttiva fortemente sottoutilizzata.
il combinato disposto di politica monetaria espansiva e austerità ( politica fiscale restrittiva) sta stritolando le economie deboli come la nostra. sperare che l'espansione monetaria,abbassando il costo del denaro, faccia da volano agli investimenti è pura utopia. anzi, è un grave errore di lettura dello scenario economico,dove le banche non giocano ormai più, pur in presenza di forti iniezioni di liquidità, quel ruolo di propulsore della crescita che in altri tempi ( ma da noi quasi mai) hanno giocato.
la maggiore liquidità si perde anzi spesso in mille rivoli improduttivi,se non addirittura in portafogli titoli gonfiati nei rendimenti dall'annoso problema dello spread ( almeno per alcuni paesi della UE,come il nostro).
servono stimoli, e gli stimoli possono solo arrivare da una politica fiscale espansiva.
ma una espansione della spesa pubblica non può e non deve ( e non sarebbe comunque possibile) essere fatta gonfiando ancora il debito pubblico: deve puntare su una "riallocazione espansiva delle risorse", senza aumentarne il saldo. anzi.
ma le politiche fiscali espansive si possono fare in due direzioni: aumento della spesa pubblica e riduzione delle imposte. aumentare la spesa pubblica è ovviamente impossibile in un sistema che, come il nostro, è tuttora caratterizzato da forti sprechi di denaro pubblico e da non efficienti allocazioni delle risorse. diminuire le imposte può essere altrettanto difficile, se non impossibile, sia per i livelli eccessivi di spesa e debito da finanziare, che per la difficile valutabilità della efficacia della manovra ( diminuire le imposte a chi? e di quanto? e quali e quanti effetti sui consumi e la domanda globale?). la unicità del caso italiano passa, a parere di chi scrive, attraverso le forche caudine di un combinato disposto di provvedimenti: diminuzione e razionalizzazione della spesa pubblica ( soprattutto enti locali), lotta agli sprechi e reinvestimento delle risorse liberate in aiuti e stimoli a settori strategici dell'economia. parallelamente, aumento delle imposte sui redditi più alti e improduttivi ( soprattutto rendite immobiliari e finanziarie) e reinvestimento delle risorse liberate per allentare la pressione fiscale sulle fasce che generano maggiore domanda globale e sul costo del lavoro.
o così o...non se ne esce.
luca possieri
CORTE COSTITUZIONALE-MEDIAZIONE CIVILE
in attesa delle motivazioni del provvedimento della Corte Costituzionale ( ad oggi annunciato da un laconico comunicato stampa) del 24 ottobre 2012, che annuncia l’incostituzionalità, per eccesso di delega, della norma che prevede il tentativo di conciliazione come condizione di procedibilità (quindi nelle sole materie indicate dall’ articolo 5.1, comma 1, del Dlgs 28/2010) si impone una riflessione in merito alla operatività negli affari di mediazione.
a tal proposito risulta del tutto evidente che, sino al giorno successivo alla pubblicazione della sentenza della Consulta sulla Gazzetta Ufficiale, la norma in oggetto resta in vigore per le mediazioni nuove e per quelle in corso.
stante questo assunto, restano ovviamente in vigore le possibili conseguenze negative di cui all’articolo 8 del Dlgs 28/2010, essendo queste previste per tutte le tipologie di mediazioni, incluse quindi quelle volontarie, delegate e nascenti da clausola contrattuale che non sono state oggetto di sindacato di costituzionalità.
luca possieri
domenica 28 ottobre 2012
venerdì 26 ottobre 2012
Comunicato A.M.C.I.
A commento del comunicato stampa del giorno 24.10.2012 diramato dalla Corte Costituzionale in cui viene preannunciata la dichiarazione di illegittimità del decreto legislativo 28/2010 per “eccesso di delega legislativa” “nella parte in cui ha previsto il carattere obbligatorio della mediazione”, ed in attesa del deposito della sentenza e delle motivazioni in essa contenute, si conta inizialmente come non ci sia ad oggi alcun riferimento alle questioni sollevate circa l’illegittimità costituzionale rispetto agli articoli 3 e 24 della Costituzione. Si tratterebbe dunque, allo stato, di un di rilievo di natura formale.
Pur riconoscendo alla “mediazione volontaria” una importantissima funzione, si ritiene che il “carattere obbligatorio della mediazione” sia un tratto distintivo, accolto positivamente anche al di fuori del Paese Italia come buona pratica, che possa servire inoltre per creare una nuova cultura della risoluzione alternativa al conflitto e si ritiene dunque che tale vizio formale posto all’attenzione della Consulta (che, non sembra un mero caso, abbia diramato ad oggi solo un comunicato stampa) possa essere letto proprio come una sorta di avviso al Governo ed al Parlamento al fine di poter porre un rimedio immediato, ed in ipotesi, rafforzare ancora di più questo strumento dalle interessantissime potenzialità, anche con ulteriori vantaggi fiscali (ad esempio con aumento del credito di imposta, anche relativamente alle spese sostenute dalle parti per la rappresentanza con propri consulenti, come per gli avvocati intervenuti). Tale decisione permetterebbe infine di apprezzare la scelta di molti soggetti, imprenditori e professionisti, che, credendo in una innovazione dello Stato, hanno investito entusiasmo, interesse, tempo e capitali per attivare Organismi di Mediazione o per seguire corsi di abilitazione e perfezionamento in questa materia.
lunedì 22 ottobre 2012
sabato 20 ottobre 2012
SEMINARIO MEDIAZIONE CIVILE E COMMERCIALE
Nell'ambito
della campagna di sensibilizzazione a questo importante istituto,
seminario presso la sede Cesd-Prontiaconciliare di Varese
Via Bernascone, 14
giovedì 25 ottobre ORE 17,30
seminario presso la sede Cesd-Prontiaconciliare di Varese
Via Bernascone, 14
giovedì 25 ottobre ORE 17,30
venerdì 19 ottobre 2012
giovedì 18 ottobre 2012
SEMINARIO MEDIAZIONE CIVILE
Oggi nell'ambito
della campagna di sensibilizzazione a questo importante istituto,
seminario presso la sede Cesd-Prontiaconciliare di Roma
via Ludovico di Savoia, 2
ore 17.30
via Ludovico di Savoia, 2
ore 17.30
mercoledì 17 ottobre 2012
martedì 16 ottobre 2012
lunedì 15 ottobre 2012
domenica 14 ottobre 2012
sabato 13 ottobre 2012
giovedì 11 ottobre 2012
mercoledì 10 ottobre 2012
martedì 9 ottobre 2012
sabato 6 ottobre 2012
Seminario Organismo Prontiaconciliare
Carissimi amici, amici degli amici e amici della Mediazione, nell'ambito della campagna di sensibilizzazione a questo importante istituto, riprendiamo la serie di appuntamenti pubblici di convegnistica e seminariali presso le sedi Cesd-Prontiaconciliare. sarò il 10 ottobre a Como
ore 17,30
presso sede CESD viale Masia 26
ore 17,30
presso sede CESD viale Masia 26
venerdì 5 ottobre 2012
mercoledì 3 ottobre 2012
La repubblica - Mediazione civile, un boom “Ma specializzarsi è meglio”
link consigliato
ISCRIVENDOSI NEL REGISTRO MOLTI PROFESSIONISTI HANNO PUNTATO A INTEGRARE I GUADAGNI COSÌ SONO ESPLOSI UN PO’ DOVUNQUE I CORSI DI PREPARAZIONE ALLA PROFESSIONE TUTTI I PALETTI POSTI DALLA RIFORMA
Adriano Bonafedelink consigliato da IL SOLE 24 ORE
DIRITTO E COMMERCIO INTERNAZIONALE
Le fasi mercantili più vitali e delicate dell'azienda: passaggio di proprietà e trasporto di beni
martedì 2 ottobre 2012
lunedì 1 ottobre 2012
Riforma del condominio, la Camera dà l’ok alla nuova legge. Il testo
http://www.leggioggi.it/2012/09/28/riforma-del-condominio-la-camera-da-lok-alla-nuova-legge-il-testo/
link consigliato
link consigliato
Riforma del condominio, il testo approvato alla Camera il 27 settembre 2012
http://www.leggioggi.it/allegati/riforma-del-condominio-il-testo-approvato-alla-camera-il-27-settembre-2012/venerdì 21 settembre 2012
mercoledì 5 settembre 2012
venerdì 31 agosto 2012
mercoledì 29 agosto 2012
martedì 28 agosto 2012
venerdì 24 agosto 2012
Linee guida in materia di mediazione nelle controversie civili e commerciali per le Pubbliche Amministrazioni
DFP 33633 10/08/2012
Circolare n. 9/2012
[...]
Oggetto: Linee guida in materia di mediazione nelle controversie civili e commerciali. Decreto legislativo 4 marzo 2010, n. 28, recante "Attuazione dell'art. 60 della Legge 18 giugno 2009, n.69 in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali".
[...]
Circolare n. 9/2012
[...]
Oggetto: Linee guida in materia di mediazione nelle controversie civili e commerciali. Decreto legislativo 4 marzo 2010, n. 28, recante "Attuazione dell'art. 60 della Legge 18 giugno 2009, n.69 in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali".
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