Tensione e disagio sociali non posso essere mai motivo di deroga al rispetto delle leggi. Ergo, anche in tempi di crisi e disoccupazione uno Stato ha il dovere di garantire l’ordine pubblico.
Sulla questione – si spera – non ci sono se e neppure ma.
A tal fine aiuterebbe la radiazione immediata e senza appello dalla polizia di chiunque prenda a calci in faccia un manifestante inoffensivo e sdraiato in terra. Idem nel caso – s’intende teorico – di lacrimogeni lanciati dalla finestra di un ministero.
Quando uno Stato esercita il suo potere sui cittadini senza pero’ saperlo esercitare su se stesso il risultato è uno solo: la propria delegittimazione.
Perché anche un solo poliziotto, uno solo, è tutto lo Stato. E come da chi va in piazza con caschi e bastoni, anche da quel poliziotto lo Stato ha il diritto (e il dovere) di difendersi.http://bracconi.blogautore.repubblica.it/2012/11/16/il-dovere-dello-stato/
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