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"Prudenza e Giustizia con sei savi antichi"
Perugino

mercoledì 9 gennaio 2013

Da confliggere mediando al tempo della crisi – LA MEDIAZIONE CIVILE E COMMERCIALE : EVOLUZIONE NORMATIVA E APPROCCIO FILOSOFICO

La crisi economica, originata da una crisi finanziaria che esplode già dal 2008, e trasferitasi al settore produttivo e dei servizi, ha determinato un aumento fisiologico di contenziosi e conflittualità. L’esplosione delle bolle speculative finanziarie e  immobiliari, determinando una sostanziale distruzione di ricchezza e perdita del potere d’acquisto, ha contratto fortemente la domanda e il consumo soprattutto di beni durevoli, con effetti particolarmente incisivi in quei paesi che già presentavano evidenti problematiche in termini di funzionamento del sistema economico, produttivo , giuridico e sociale. In questo contesto il nostro Paese sta particolarmente soffrendo una sua debolezza strutturale, aggravata, tra l’altro, da un  debito pubblico esorbitante, un sostanziale eccesso di burocratizzazione, un’imposizione fiscale eccessiva e squilibrata e un sistema di giustizia civile lento, farraginoso ed inefficiente. In un paese che detiene il triste primato di circa 5,5 milioni di cause civili pendenti, con procedimenti che durano anni per arrivare alla conclusione, in un contesto di altissima conflittualità e litigiosità, si avverte la assoluta e improrogabile urgenza di tentare di riallineare i nostri parametri a quelli degli altri paesi della Unione Europea. L’Italia non può più permettersi una durata media stimata dei processi ordinari in primo grado che supera i mille giorni, collocandola al 158esimo posto su 183 paesi, nelle graduatorie stimate dalla Banca mondiale. Affinché il Paese torni a crescere è assolutamente indispensabile introdurre meccanismi di maggiore concorrenzialità, un più ampio e facile accesso al capitale di rischio, una maggiore propensione all’ innovazione  e alla formazione, nonché una più efficiente regolamentazione del mercato del lavoro attraverso anche un sistema di protezione sociale.  Queste azioni devono però coniugarsi con un abbattimento dei livelli di conflittualità e del tasso di contenzioso, unitamente ad una maggiore efficienza della giustizia civile.  Una giustizia civile efficiente (rapida e poco costosa), potrebbe essere un efficace volano della crescita, soprattutto in considerazione del fatto che non si può prescindere dall’elemento tempo entro il quale deve essere definita la risposta certa alla domanda di tutela giurisdizionale svolta dal cittadino e dalle imprese. Una giustizia civile inefficiente, oltre che rappresentare un’ ingiustizia per il cittadino, impatta in maniera devastante sull’operatività delle imprese, in materia di costi legali, incertezze degli esiti giudiziali, tempistica eccessiva  ed eccessiva costosità e rischiosità degli investimenti…(…)

Da confliggere mediando al tempo della crisi – LA MEDIAZIONE CIVILE E COMMERCIALE : EVOLUZIONE NORMATIVA E APPROCCIO FILOSOFICO
Di Luca Possieri e Eva F. Franchino




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